(ossessioni, compulsioni, paranoie, pensieri intrusivi, ruminazioni, dubbio patologico)
(paure, fobie specifiche di animali, oggetti, situazioni attacchi di panico, ansia generalizzata, disturbo post-traumatico da stress, ipocondria, patofobie e dismorfofobie)
(bulimia, anoressia, binge eating, sindrome da vomito)
(nelle sue varie forme reattive: da lutto, da abbandono, da perdita, da separazione, da scarsa autostima ed autoefficacia)
(coniugali, familiari, sociali, lavorativi, crisi sentimentali, disturbi sessuali e visita psicologica per idoneità ad intervento bariatrico e di mastopessi)
(dipendenza da internet, gioco d’azzardo, shopping compulsivo, information overloading, chat mania, cybersesso)
(difficoltà educative, conflitti familiari, difficoltà scolastiche, disturbo da evitamento, disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività, disturbo da isolamento, disturbo oppositivo-provocatorio, mutismo selettivo, ansia da prestazione, fobia scolare, violenza, condotte devianti)
La psicoterapia sistemico-relazionale è centrata sul “disagio”, può essere utile nei casi in cui si verifichino problematiche espresse da uno o più membri di un sistema familiare o nella coppia.
Il disagio può coinvolgere a diversi livelli e forme tutta la famiglia e viene espresso attraverso un sintomo (psichico, comportamentale o psicosomatico). È questo il motivo per cui è importante lavorare con la famiglia al completo.
L’obiettivo è ricercare le cause relazionali che hanno concorso a creare la sofferenza che ha portato al sintomo nonché a cercare e potenziare le risorse individuali e relazionali che riportino ad un benessere equilibrato e condiviso.
L’intervento terapeutico sistemico-relazionale si basa sulla costruzione di un’alleanza terapeutica che preveda: un rapporto emotivo e di fiducia tra lo psicoterapeuta e il cliente (famiglia, coppia o persona singola), chiarezza condivisa degli obiettivi da raggiungere, la garanzia della riservatezza e della privacy da parte del terapeuta e la voglia di mettersi in gioco da parte di terapeuta e paziente/i.